Setti sismici o pareti in ca?

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  1. Telemacus
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    Ciao a tutti,

    sto progettando una palazzina con struttura intelaiata in ca, fino ad oggi mi sono occupato di strutture medio piccole.

    Questa palazzina è caratterizzata invece da 10 elevazioni fuori terra e 1 piano cantinato.

    Come al solito l'architettonico con i pilastri ipotizzati dall'architetto non ha ne testa ne piede, tuttavia volendo introdurre oltre ai pilastri 30x60 dei setti sismici mi chiedevo, e alla luce di alcune prove di predimensionamento che ho fatto:

    - la norma mi prescrive di modellare elementi strutturali verticali (pilastri) superato il rapporto L/b > 4 come setti sismici o posso modellarli con normali pareti in ca?

    Vi pongo questa domanda perchè se non si ha molta libertà in pianta nell'inserimento di elementi strutturali diversi da pilastri, e nel caso mio la pianta è molto irregolare, a mio avviso se ipotizzo un comportamento del "sistema a telaio" e non "a pareti", la presenza dei setti crea un po di casini per il taglio assorbito per effetto del sisma in X e Y (minimo 50% per i pilastri).

    Che dite?

    Grazie e buone vacanze
     
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    ritengo che i concetti di setto sismico e parete siano per la norma solo due sinonimi.
    questo tipo di elementi strutturali, siano essi modellato come elementi matematici mediante l'uso di mesh di bidimensionali o come aste di sezione equivalente non ti tolgono il problema di dover affrontare il tema del taglio assorbito. è mio parere che quindi non hai strade per svincolarti da tale questione.. Però, non preoccuparti per il q che magari potrebbe risultarti più basso, una struttura di 10 piani avrà un T1 piuttosto alto e quindi meno problemi.

    alcuni programmi di calcolo usano aste di sezione equivalente, altri usano mesh di bidimensionali, gioco vuole però che in entrambi i casi le NTC'08 chiedono verifiche SLU (statico, quindi SLU-STR e sismico SLV) per azioni d'insieme (io le chiamo "integrali").
    Per il caso di aste di sezione equivalente tali azioni sono quelle derivanti dalle combo.
    Per il caso di mesh di bidimensionali otterrai le azioni solo dopo una propedeutica integrazione sulle linee d'interesse (vedi ad es. la discussione dell'integrazione di Bilello). Questo secondo metodo è quindi inutile se la parete è "semplice", diventa più interessante soprattutto per gestire casi particolari (azioni dislocate in modo particolare, forma non troppo semplice..)

    Poi, una volta registrate le varie azioni d' "analisi" dovrai gestire i "rimaneggiamenti" che la norma impone (...) anche in base alla classe di duttilità.
    Idem per valutare la resistenza.

    A fianco di queste valutazioni "ultime", sono comunque da gestire le combo SLE. Per esse solo una mesh approppriata che possa leggere le TENSIONI (non più le "azioni integrali" quindi) puntuali può quindi cogliere il buon comportamento dell'elemento strutturale.
     
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1 replies since 10/8/2011, 10:11   893 views
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