[jasp] Versione 4.0.

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  1. Silvestro Giordano
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    Oggi, dopo quasi due anno dalla pubblicazione della versione 3.7 di Jasp, è stata pubblicata la versione 4.0
    Per poter quantizzare il lavoro svolto basta dire che le righe di codice nette sono aumentate di circa il 45%.

    Jasp 4.0 introduce gli elementi shell, il software quindi diventa un software FEM a tutti gli effetti.
    Con le piastre sono comparsi tutti i problemi pratici e teorici derivanti dall’introduzione della modellazione FEM.

    I problemi che hanno richiesto più tempo per essere affrontati hanno riguardato 2 punti principali:
    1) La verifica delle shell in c.a.
    2) La connessione tra elementi beam e shell.


    Il punto 1) è ancora oggetto di studi teorici. Noi, guidati da buon senso, si siamo affidati alla vecchie, semplici e collaudate formule di Wood.

    il punto 2) è stato affrontato il vari modi:
    innanzitutto abbiamo realizzato un meshatore ottimizzato per poter creare in automatico mesh più fitte solo dove occorre. Ovviamente ci siamo scontrati con il problema che, per una piastra su pilastri, infittendo la mesh sul pilastro, la tensioni divergono. Quindi abbiamo pensato ad un modello che tenesse conto in automatico della dimensione fisica del pilastro creando in automatico degli irrigidimenti, con dei beam fittizzi, nella testa del pilastro. In aggiunta ovviamente non si procede alle verifiche della mesh dei punti ricadenti sulla testa del pilastro.
    Per poter trattare con successo un modello di questa complessità per strutture non banali abbiamo modificato il solutore adottando le nuove tecniche a di soluzione “cholesky sparse” arrivando a risolvere il pochi secondi strutture con 100000 gradi di libertà.

    Per quanto riguarda la verifica a punzonamento l’EC2, che pure tratta il problema in modo approfondito, per il calcolo delle tensioni taglianti di progetto fornisce un metodo approssimato. In caso di pilastro centrale l’EC2 calcola il taglio massimo attraverso un coefficiente β ipotizzando il comportamento plastico della piastra. In caso di geometrie più complesse (piastro vicino al bordo, presenza di fori) l’EC2 fornisce formule empiriche che di volta in volta bisogna adattare al proprio modello. Nel caso di geometrie complesse (pareti, pareti a forma di spezzata modellate con shell) L’EC2 non da alcun aiuto.

    Si è scelto di risolvere alla radice il problema ed utilizzare il modello FEM elastico per calcolare le tensioni taglianti. Il modello elastico però, soprattutto se il momento sul pilastro è elevato, dà tensioni più alte del modello plastico, quindi a vantaggio di sicurezza.
    Si è scelto questa strada anche perché Jasp vuole essere soprattutto uno strumento di analisi strutturale.

    Questa soluzione è stata lungamente testata e perfezionata, anche perché tendeva ad operare troppo a vantaggio di sicurezza. Alla fine , come si può vedere nella galleria strutture www.ingegnerianet.it/galleria.php e nella pagina www.ingegnerianet.it/schermate-jasp.php, lo sforzo è stato premiato ed il risultato ci ha più che soddisfatto.
     
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22 replies since 16/7/2012, 07:22   1692 views
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